Stereotomia, modelli e declinazioni locali dell'arte del costruire in pietra da taglio tra Spagna e Regno di Napoli nel XV secolo. Tre scale a chiocciola a confronto: Castel Nuovo a Napoli, la Lotja di Valenzia e la Capilla de los Vélez a Murcia
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Expresión Gráfica ArquitectónicaFecha de publicación
2005Editorial
Universidad de BoloniaCita bibliográfica
Calvo López, J., De Nichilo, E. Stereotomia, modelli e declinazioni locali dell'arte del costruire in pietra da taglio tra Spagna e Regno di Napoli nel XV secolo". En Teoria e Pratica del costruire: saperi, strumenti, modeli. Ravenna-Bologna: Università di Bologna-Fondazione Flaminia, 2005, p. 517-526. ISBN 88-89900-00-8Palabras clave
Arquitectura S. XVCastel Nuovo de Napoli
Lotja de Valencia
Capilla de los Vélez de Murcia
Resumen
L’ingresso a Napoli di Alfonso I d’Aragona (1443), seguito da maestanze di cultura
iberico-fiamminga segna l’apertura di una nuova fase del collegamento artistico tra
Spagna ed Italia, ma anche la definitiva evoluzione dallo stile gotico medievale alla
nuova cultura architettonica del Rinascimento che pone alla base della propria validità
estetica la chiarezza razionale delle proporzioni matematiche.È ormai storicamente riconosciuto come l’età aragonese a Napoli costituisca una
cerniera di strategica importanza tra il Medioevo e l’età moderna: con la presa di
possesso del Regno di Napoli da parte dei Trastàmara, nasce la prima vera potenza
europea di rilievo internazionale proiettata politicamente e culturalmente verso il sud
Italia e più in generale sul Mediterraneo, con riflessi determinanti sul piano artistico ed
architettonico. La decisione di Alfonso il Magnanimo di fare di Napoli la capitale della
consociazione aragonese, per meglio contrastare, attraverso il controllo ...
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